La trasmissione della musica necessita di una grande quantità di informazione, sopratutto se paragonata alla trasmissione della voce.
Il nostro orecchio percepisce frequenze fino a circa 20.000 Hz, per questo è necessario memorizzare tutta l'informazione nella banda compresa tra 0 e 20.000 Hz.
Per una riproduzione sonora di qualità, oggigiorno, viene usata una frequenza di campionamento di 44.100 Hz, che permette di codificare tutta l'informazione fino a circa 22.000 Hz.
Ogni campione è rappresentato su 16 bit e vi sono due campioni, uno per ogni canale stereofonico, e servono quindi un totale di 32 bit. Pertanto 10 secondi di musica richiedono circa la bellezza di 1,7 milioni di byte!
Per ridurre la quantità di bit necessaria a trasmettere un brano musicale sono state introdotte diverse codifiche.
MP3
MP3 (acronimo di MPEG Layer 3) è la codifica più nota e utilizzata per audio. Essa consiste nel suddividere la sequenza sonora in piccoli intervalli e analizzarli singolarmente per derivare le frequenze che lo compongono, scartando le frequenze meno percepite dall'orecchio umano.
Questo permette una compressione dello spazio utilizzato dell'ordine di 1 a 10.
MIDI
Il sistema MIDI (Musical Instrument Digital Interface) codifica una sequenza sonora mediante le note musicali, definendo anche il timbro, il vibrato e il tono. Oggi viene utilizzato principalmente dai sintetizzatori musicali, videogiochi e pagine web.
Riferimenti bibliografici:
Capire l'informatica, dal microprocessore al Web 2.0, scritto da Mezzalama e Piccolo
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